Nella provincia di Idlib, stando alle fonti pro governative siriane, sono in atto pesanti scontri fra l’esercito e i terroristi. I numeri delle perdite dati dai ministeri della difesa russi e siriani sono ingenti per entrambi gli schieramenti.
Il 23 gennaio, l’esercito siriano ha riportato che nelle trincee a sud est di Idlib è stato respinto un attacco terroristico su larga scala. Le notizie dicono che l’attacco, guidato dagli affiliati di al-Qaeda Hay’at Tahrir al-Sham, verso le città di al-Tah, Abu Hurif e Samka. Nell’assalto sono state usate anche autobombe.
Lo stesso giorno, il Centro Russo per la Riconciliazione, ha annunciato che oltre 600 terroristi sono stati supportati da veicoli corazzati e carri armati.
Gli attacchi dei terroristi
Un gruppo di 270 militanti, supportato da 38 furgoncini ha attaccato le posizioni siriane vicino At-Tah e Muaysirunah. Un gruppo invece ha assalito le postazioni siriane presso Wasi as-Saane a sudest di Idlib.
Altri 250 militanti, affiancati da 2 carri armati e 30 veicoli hanno attaccato i Siriani presso Abu Dagn, Bars e Huan as-Shaf. Altri 50 militanti, supportati da 5 veicoli armati, hanno combattuto vicino Rashidin 4 e la città di Aleppo.
Sempre stanto a fonti russe, forze pro-Assad hanno eliminato 50 terroristi e ne hanno feriti altri 90. Allo stesso tempo, circa 40 siriani sono stati assassinati e altri 80 feriti.
Il 22 gennaio, l’esercito russo ha annunciato che l’esercito Siriano ha respinto i terroristi che avanzavano verso At Tah. Sempre secondo fonti governative l’attacco nemico ha visto impegnati 30 ribelli “moderati”.
Notizie strane dalla regione di Idlib
Queste notizie appaiono però molto strane perché sia i media pro-Assad che quelli all’opposizione non hanno riportato perdite fra le forze governative o l’ampliamento degli scontri.
Sembra che neppure la propaganda di Hayat Tahrir al-Sham sappia del successo o meno dei suoi militanti. HTS ed alleati hanno lanciato dozzine di attacchi nella regione negli ultimi giorni. Tuttavia, non sono nate date notizie di offensive su larga scala. Una delle spiegazioni è che nessuna di queste è avvenute a sud di Idlib.
Rilasciando questo tipo di notizie, Damasco e Mosca stanno forse preparando l’opinione pubblica per un’offensiva su larga scala in tutta la regione di Idlib? Un’offensiva che è stat rimandata da mesi? D’altra parte invece, queste notizie possono servire a distogliere l’attenzione da altri sviluppi.
(traduzione da Southfront ad opera di Fausto Andrea Marconi)