Lo ha riportato Luca Donadel in un video pubblicato sulla sua pagina social qualche giorno fa: Repubblica tuona contro la bandiera neonazista del Kekistan, verde, sventolata ai comizi di Salvini.
Peccato che il Kekistan non solo non esista e sia una nazione inventata, ma sia anche una entità creata dal mondo dei meme su internet: ovvero, nulla più che satira, trolling puro e divertimento. Qualcosa che su Facebook abbiamo conosciuto in varie forme (una di particolare successo negli ultimi anni è stata la pagina di Feudalesimo e Libertà).
Manco a dirlo, ci casca anche quel geniaccio di Emanuele Fiano (sì, quello che insegna alle galline antifasciste a dire tutti in coro “Il fascismo è un crimine!”) che descrive la bandiera come appartenente alla “estrema destra americana che ricalca simboli nazisti” il 24 febbraio.
Il 27 febbraio il nostro cerca di riparare, quando ormai la burla è conclamata e la figuraccia di Repubblica bella che palese, con questo post:
Linkando questo articolo di Radio Popolare in cui, con una operazione quasi tenera, si cerca di far passare il trolling politico come uno strumento che l’estrema destra usa per guadagnare consensi. Come se poi fosse il solo, ammesso e non concesso di considerare plausibile il ragionamento.
Comunque, la notizia è ancora sul sito dell’ormai mitologico giornale fondato da quel luminare rispondente al nome di Eugenio Scalfari, ormai idolo di tutti noi oltre che dei semplici sinistri radical chic: il motivo è che in un modo o nell’altro la sua creatura ci fa sempre più divertire e passare ore liete, e per questo lo ringraziamo, come ringraziamo i redattori che ancora non hanno cancellato niente e, per carità, neanche rettificato alcunché (chi può, segua il link il più rapidamente possibile: è giusto che godiamo tutti, liberi e uguali, delle gioie della risata).
(di Stelio Fergola)