La macchina da guerra statunitense: la verità su Trump e l’assassinio di JFK

Washington ama la guerra. Non importa chi sieda sul trono, a tenere le redini del gioco sono gli attori del Deep State, che includono il comparto militare ed industriale, gli apparati dell’intelligence, le corporazioni, il cartello bancario di Wall Street, i politici dell’establishment sia Repubblicani che Democratici di Washington e naturalmente Israele, che guida la macchina militare americana. Gli elettori che credevano che il presidente Donald J. Trump avrebbe prosciugato la palude devono constatare che, invece, anche lui si trova nelle tasche del “Deep State”. Le dichiarazioni “fuoco e fiamme” di Trump contro la Corea del Nord, “l’opzione militare” sul Venezuela e la sua posizione contro il programma nucleare iraniano considerato un cattivo affare dimostrano al mondo che gli Stati Uniti continuano la propria agenda di guerra anche con un Presidente che aveva promesso di “bonificare la palude”.

Ad essere onesti, tutto questo non è iniziato con Trump, ma con la sua lunga fila di predecessori che hanno seguito lo stesso progetto di dominazione del mondo. Gli Stati Uniti sono l'”autorità morale” in tema di pace e per la diffusione dei valori democratici, ma la verità è che la diffusione della “democrazia e della libertà” da parte dell’America è stata un disastro globale. Trump è solo l’ultimo Presidente sottoposto ai poteri del Deep State. Dal 1945, l’Impero Usa ha, senza che fosse necessario, utilizzato la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki durante la seconda Guerra Mondiale, uccidendo, secondo diverse stime, più di 200.000 cittadini giapponesi.

Washington ha tentato, riuscendoci nella maggior parte dei casi, a rovesciare più di 40 governi stranieri, ed ha anche bombardato più di 25 paesi, uccidendo 10 di milioni di persone nel corso di questo procedimento. I test missilistici della Corea del Nord sono una reazione agli esercizi militari congiunti degli Stati Uniti e della Corea del Sud, che sono stati condotti per decenni in prossimità dei suoi confini. Nel 1976 ebbero inizio le esercitazioni militari “Team Spirit” tra le forze degli Stati Uniti e della Corea del Sud, e durarono fino al 1993, seguite da altri programmi analoghi, inclusi le serie “RSOI [reception, staging, onward movement and integration, ndt]/Foal Eagle” e “Key Resolve/Foal Eagle” [si tratta di imponenti esercitazioni di addestramento militare che ogni anno vengono condotte congiuntamente dalle forze armate degli Stati Unti e della Corea del Sud, ndt], portate avanti fino al 2014.

La KBS world radio [KBS sta per korean broadcasting system, ndt] con sede in Corea del Sud ed altri organi di stampa mainstream occidentali hanno riferito a Marzo che gli Stati Uniti e la Corea del Sud avessero condotto una missione di addestramento con gli F-15K ed i KF-16 [cacciabombardieri da combattimento, ndt] sudcoreani ed i bombardieri dell’aviazione militare americana B-1b, in grado di trasportare armi nucleari, come avvertimento alla Corea del Nord: «L’aviazione militare sudcoreana ha partecipato ad una missione di formazione congiunta con dei bombardieri strategici americani, inviando un messaggio di avvertimento alla Corea del Nord.

Il Ministro della Difesa ha dichiarato mercoledì che i cacciabombardieri da combattimento F-15K e KF-16 della Corea del Sud hanno effettuato delle operazioni congiunte con il bombardiere strategico B-1b dell’aviazione statunitense in uno spazio aereo facente parte della difesa coreana». Con una presenza militare statunitense nella zona demilitarizzata coreana che ammonta a più di 28.000 militari statunitensi, è sorprendente che le persone (negli Stati Uniti in special modo ciò è dovuto ai canali del mainstream media) si chiedano perché la Corea del Nord continui con i test missilistici.

La Corea del Nord ricorda quello che è accaduto durante la Guerra Coreana del 1950, cioè che gli Stati Uniti hanno bombardato e persino innaffiato di napalm numerose città, paesini e villaggi con i B-29 dell’aviazione militare che uccisero indiscriminatamente più del 20% della popolazione nordcoreana. Se gli Stati Uniti dovessero lanciare un attacco contro la Corea del Nord, centinaia di migliaia, forse più di un milione di sudcoreani ed i 28.000 militari americani verrebbero uccisi come rappresaglia a causa dello sconsiderato comportamento di Washington verso la Corea del Nord. Trump ha anche riconosciuto piena autorità militare al Segretario alla Difesa James Mattis e ad altri leader militari per prendere decisioni cruciali in merito ai conflitti in corso in Afghanistan, Iraq e Siria.

Il 13 Aprile, il Military Times ha riferito che Trump stava adempiendo alla sua promessa di permettere ai responsabili della Difesa di prendere decisioni su diversi fronti di guerra: «Il presidente Trump giovedì ha definito le recenti azioni militari d’oltremare come la prova del fatto che stia effettivamente adempiendo alla promessa di permettere ai responsabili della Difesa di intervenire decisamente e senza interferenze da parte dei politici. “Quello che faccio è autorizzare i miei militari ad agire”, ha risposto ad una domanda della stampa sull’utilizzo di una bomba dagli effetti devastanti [la GBU-43, massive ordinance air blast bomb, “MOAB”, anche detta “mother of all bombs”, ndt] in un assalto ad alcune postazioni dello Stato Islamico in Afghanistan.

“Abbiamo i migliori militari del mondo, ed hanno fatto il loro lavoro, come al solito”. “Abbiamo dato loro totale libertà di manovra, e questo è quello che stanno facendo”. “Francamente, è per questo motivo che hanno avuto così tanto successo in questi ultimi tempi. Se guardate a quello che è accaduto nelle ultime otto settimane e lo paragonate a quello che è successo negli ultimi otto anni, vedrete che c’è una grande differenza”».

Trump non sta “bonificando la palude”, di fatto, non ha mai avuto intenzione di bonificare la palude perché Trump sicuramente sa come la palude opera. Il mondo deve rendersi conto che la macchina di guerra americana continuerà sulla sua strada fino a che non arriverà a dominare il panorama politico, economico e sociale di ogni regione del pianeta. Le nazioni sovrane che resistono alle richieste dell’Impero sono soggette a regime change, invasioni o sanzioni economiche.

Non si può bonificare la palude senza che vi sia alcuna conseguenza. Il Presidente John F. Kennedy una volta disse: “Frantumerò la CIA in mille pezzi e li butterò al vento”, Trump invece ha visitato la sede della CIA a Langley (Virginia) poco dopo la sua vittoria elettorale, ed in quella circostanza dichiarò: “Voglio dire che non c’è nessuno che si senta più vicino alla comunità dell’intelligence ed alla CIA di Donald Trump. Non c’è nessuno”. Le guerre, le invasioni e le sanzioni continueranno sotto l’Amministrazione Trump e continueranno con il prossimo Presidente, Democratico o Repubblicano che sia. Non ci saranno pace e vera democrazia finché i presidenti americani perseguiranno gli stessi obiettivi del Deep State.

È una cosa che il mondo deve capire. Trump e tutti gli altri presidenti dopo di lui si prostreranno all’agenda del Deep State sia riguardo questioni esterne che interne. JFK aveva capito quello che era in gioco con il Deep State (anche se autorizzò la CIA ad orchestrare la fallita invasione della baia dei porci durante la sua presidenza) ma, in tutta onestà, parlò del potere del Deep State due anni prima del suo assassinio al Waldorf-Astoria Hotel di New York davanti all’associazione americana degli editori della carta stampata il 27 Aprile 1961. Forse è questo uno dei motivi principali per cui è stato assassinato? Le persone in giro per il mondo e le nazioni sovrane che vogliono determinare il proprio futuro devono sconfiggere l’Impero americano.

Smettete di fare affidamento su funzionari eletti i cui fili vengono mossi dagli attori del Deep State che hanno un’agenda per il dominio del mondo. Prendiamone atto, non c’è nessun cambiamento, nessuna democrazia, solo una dittatura globale con gli Stati Uniti ed i suoi stati vassalli a condurre il mondo verso un olocausto nucleare. Possiamo vincere la battaglia per il futuro dell’umanità diffondendo la verità. JFK tornò in sé e disse la verità, ma alla fine venne ucciso. Tuttavia, la verità è l’arma migliore dell’umanità contro la tirannia. Mentre l’Impero americano continua ad intraprendere guerre e a destabilizzare governi, dovrebbe ricordare le lezioni degli imperi passati che crollarono a causa della stessa agenda di dominio globale.

Non durerà. La verità, la pace e la giustizia prevarranno nella nostra vita, poiché semplicemente non dipendono da un politico (in questo caso da un uomo d’affari) che si circonda di persone che non vogliono altro se non la guerra con le nazioni che non si sottomettono alle richieste dell’America. A volte la verità fa male, ma questa è la verità.

(da GlobalResearch – Traduzione di Giovanni Rita)