“Vuoi diventare un giornalista di successo? Accusa la Russia”

Avete sentito? Sono stati i russi. Julian Assange ironizza sul ruolo dei giornalisti occidentali e delinea qual è il segreto per ottenere successo: attaccare la Russia.

A leggere i notiziari degli ultimi anni, la Russia è stata molto impegnata ad influenzare gli eventi mondiali semplicemente riportandoli, come fanno tutti. E questo, secondo Assange, è il punto principale, come ha esposto in suo tweet.

“Vuoi diventare un giornalista? Puoi farcela!
1) Prendi un qualunque evento di risonanza mondiale. Anche i media russi lo riporteranno
2) Scrivi: la Russia è dentro questo evento, come è dimostrato dal fatto che anche i loro media ne scrivono
3) Profitto!”

Il commento di Assange riprende quanto scritto da Glenn Greenwald di The Intercept, il quale il 28 settembre ha riportato “un’altra storia sulla Russia” diffusa dai media come un fatto accertato, ma del quale non c’è alcuna prova. La storia in questione -“I russi hanno tentato di violare il sistema elettorale in 21 stati nelle scorse elezioni presidenziali”- è diventata virale, essendo stata riportata da Usa Today.

La messinscena è caduta quando Associated Press ha riportato che uno degli Stati della lista, il Wisconsin, non era stato attaccato dagli hacker russi.

Secondo Greenwald, questo non è un incidente isolato ma ci sono state tantissime notizie del genere. “Notizie bomba sulla Russia vengono continuamente messe in risalto dai media, basandosi spesso su dichiarazioni di ufficiali statali senza alcuna prova, per poi sgonfiarsi appena vengono controllate più specificatamente”

Nonostante il fatto che le storie sulle “interferenze russe” siano spesso delle bufale, ora l’ultimo obiettivo degli hacker russi sarebbe il referendum in Catalogna. Nonostante l’opposizione del governo spagnolo, i catalani hanno votato in massa per l’indipendenza; ma naturalmente non è stata una decisione frutto dei catalani, ma delle interferenze russe.

“I propagandisti russi hanno ottenuto una vittoria in Spagna questo fine settimana propugnando fake news e disinformazione nel dibattito sull’indipendenza catalana e influenzando i risultati elettorali”, riporta Dan Boylan del Washington Post citando “esperti americani”.

Le elezioni sembrano l’obiettivo preferito dei russi. Francia, Germania e ora Catalogna, tutti influenzati dai russi nonostante in Francia abbia vinto un candidato anti-Russia (Macron) e in Germania Angela Merkel sia rimasta salda al potere.

Queste accuse nascono dopo le presunte interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016. A seguito dell’elezione di Donald Trump e la presunta influenza di Russia Today, a RT America è stato richiesto di registrarsi come “agente straniero” secondo il Foreign Agents Registration Act (FARA), adottato nel 1938 per contrastare gli agitatori pro-nazisti sul territorio americano.

(da RT – Traduzione di Federico Bezzi)