Israele: la prova del nove per il nuovo cessate il fuoco russo-statunitense-giordano

La posizione che interessa il nuovo cessate il fuoco americano-russo-giordano è un elemento chiave dell’accordo. Copre le parti della Siria che Israele ha bombardato quasi continuamente nelle ultime settimane. La risposta di Israele è dunque la prova del nove per il sostanziale successo del cessate il fuoco.

Innanzitutto, questo cessate il fuoco copre le aree del Governatorato di Quneitra, che comprende le alture del Golan. Gran parte del Quneitra è stata illegalmente occupata da Israele fin dal 1967, e nelle ultime settimane è stato dalla porzione di territorio occupata dagli israeliani che numerose operazioni aeree illegali sono state condotte con armi israeliane, tese a colpire obiettivi siriani, e nella maggior parte dei casi vi sono riuscite.

Benché sia stato scarsamente riportato, Vladimir Putin ha dichiarato che, oltre a parlare con i funzionari giordani, la Russia è stata anche coinvolta in alcune consultazioni con Israele prima di informare del cessate il fuoco Donald Trump. Ciò conferma che il cessate il fuoco, così come il Memorandum di Astana, che copre altre parti della Siria, è essenzialmente un documento di matrice russa. La Russia è in una posizione unica all’interno del conflitto siriano in quanto, esclusi i jihadisti, può parlare a tutte le parti coinvolte.

A differenza dell’Iran, della Siria e dell’Iraq (un alleato siriano), la Russia può parlare con Israele, a differenza degli Stati Uniti, la Russia può parlare con la Siria e l’Iran, a differenza della Turchia, la Russia può parlare ai curdi e, a differenza di Siria ed Hezbollah, la Russia mantiene delle relazioni cordiali con tutti gli Stati del Golfo Persico ed il resto della Lega Araba, divenuta sempre più irrilevante. Ciò conferisce alla Russia un vantaggio unico nel conflitto, vale a dire un potere che la rende in grado di mediare e portare a termine accordi significativi.

Ci sono tutte le possibilità per cui la Russia suggerirà ad Israele di interrompere i suoi atti di aggressione contro la Siria nelle alture del Golan, e che sia effettivamente nell’interesse di Israele non minacciare un cessate il fuoco che dovrà essere amministrato degli Stati Uniti, suo più importante alleato e principale benefattore. Ci sono anche tutte le possibilità che, proprio perché stimolata in tal senso dalla Russia, Israele continui ad agire in modo unilaterale in Siria, come fatto in passato.

Non è un segreto che Israele ignori la sovranità e l’integrità territoriale dei Paesi che non gli sono amici, così come è vero che spesso agisce contro le speranze ed il buon senso dei suoi alleati, facendo avvertire la mancanza di un mondo migliore e di una maggiore familiarità tra i diversi partners a livello internazionale. Tuttavia, il punto è che gli attacchi israeliani sulla Siria sono terminati dopo degli incessanti assalti durati per un periodo di circa due settimane. L’aggressione israeliana è cessata proprio nel momento in cui la Russia avrebbe parlato con Tel Aviv a proposito del cessate il fuoco. Questo dà una speranza necessariamente cauta.

Nessuno sa se ciò durerà, ma qualora così fosse questo sarebbe il vero segnale del fatto che il cessate il fuoco stia effettivamente funzionando, poiché ciò rappresenta il duplice scopo proprio del cessate il fuoco. Se la creazione delle zone di distensione in Siria stabilita dal Memorandum di Astana di Maggio sia stata efficace, è oggetto di discussione. Tuttavia, dalla firma del Memorandum, l’esercito arabo siriano ha ottenuto notevoli vantaggi su molti fronti contro vari gruppi terroristici. Nel frattempo, la Turchia ha spostato la sua fedeltà politica verso la Russia in relazione a molti importanti punti di vista.

Erdogan ha avuto modo di asserirlo quando si è incontrato con Putin durante il G20. È tanto sicuro che ciò sia accaduto quanto è certo che gli Stati Uniti abbiano allontanato la Turchia, che ha forse passato un punto di non ritorno a causa del suo sostegno ai ribelli curdi. Israele, Turchia e Stati Uniti non sono ancora in alcun modo in grado di conseguire i propri obiettivi finali come ha fatto la Russia. Gli obiettivi della Russia sono favorevoli alla sovranità siriana e sono relativamente limitati in termini di pretendere in qualcosa in cambio dalla Siria quando tutto sarà concluso.

La Turchia non ha cessato di sostenere i jihadisti sin dall’entrata in vigore del Memorandum di Astana, anche se i suoi obiettivi sono certamente cambiati rispetto al sostegno degli stessi nell’opera di contenimento dei curdi. Anche gli Stati Uniti continuano ad operare secondo molte delle direttrici politiche emerse durante gli anni di Obama, Putin l’ha affermato chiaramente, così come altrettanto chiaramente ha affermato che, tuttavia, la flessibilità che Trump gli ha dimostrato faccia a faccia, rispetto a quella di Obama, gli ha dato una cauta misura di speranza.

Per quanto riguarda Israele, se la Russia è in grado di costringerlo ad indietreggiare piuttosto che a bombardare una regione che sarà presto pattugliata da contingenti russi, americani e giordani, ciò rivela che per quanto incompleto possa essere qualsiasi accordo con Paesi come gli Stati Uniti o la Turchia, la Russia avrà assicurato un vero e proprio successo nell’interesse della pace e della sovranità per la Repubblica Araba Siriana. Se tale risultato sarà raggiunto, ciò rappresenterà un enorme successo materiale e militare per la Russia, oltre alle importanti vittorie già conseguite a livello geopolitico.

(da The Duran – Traduzione di Giovanni Rita)