Il Times: “Bande di migranti e mafia collusi nel traffico di eroina e prostitute”

Le bande di migranti nigeriani collaborano con la mafia siciliana nello sfruttamento della prostituzione e nel traffico di eroina, secondo fonti della Polizia italiana. Un articolo del Times ha svelato come una gang criminale detta “I Vichinghi”, i cui membri sono soliti portare il machete come arma, ha preso il controllo del traffico di esseri umani importando circa 8000 prostitute all’anno nella città di Palermo. Il capoluogo siciliano è diventato uno dei maggiori punti di approdo per centinaia di migliaia di immigrati clandestini.

I “Vichinghi” hanno preso il posto di una organizzazione rivale detta “Ascia Nera”, la quale per il Times opera in tutta Europa e sottomette le donne africane intimidendole con i riti voodoo. Rodolfo Ruperti, capo della polizia di Palermo, ha dichiarato al Times che la gang dei “Vichinghi” è sorta mentre la Polizia sgominava l’organizzazione dell’ “Ascia Nera”: “Quando elimini una gang, subito altre vengono a colmare il vuoto”.

I “Vichinghi”, per molti versi, rappresentano una sfida ancora maggiore per le autorità rispetto alla “Ascia Nera”: è un’organizzazione, infatti, “molto gerarchica, con capi presenti in ogni città, un capo per l’Italia e si stanno organizzando per trovare un capo per tutta Europa”.
I “Vichinghi”, al contrario, non hanno un capo riconosciuto e sono “molto meno strutturati, senza alcun codice”.

I migranti operano principalmente in quartieri come Ballarò, il quale da quartiere di mercato durante il giorno diventa uno spaccio di droga a cielo aperto al calar della sera, con la apparente benedizione di Cosa Nostra. “I nigeriani usano violenza bruta l’uno contro l’altro, ma non contro gli italiani. C’è armonia tra le due parti. Abbiamo notato la presenza di ‘pali’ nigeriani nelle strade per avvertire i membri di Cosa Nostra dell’arrivo della Polizia”. Le autorità temono tuttavia che presto possa verificarsi una rottura di questo “equilibrio”. Se Cosa Nostra si indebolisse, dunque “i Nigeriani potrebbero iniziare ad operare fuori dalle loro comunità, come fanno i nordafricani a Napoli”.

La tregua tra i mafiosi italiani e i nuovi arrivati non è affatto solida, e diverse fonti giornalistiche indicano che le due entità erano in guerra nel 2016, con morti da entrambe le parti.
Il flusso di migranti ha avuto un impatto enorme sulla capitale siciliana al punto che il sindaco, Leoluca Orlando, ora dice che “Palermo non è più una città italiana. Non è più una città europea. Puoi camminare per le strade e sentirti come a Istanbul o Beirut”.

Nonostante ciò, il sindaco Orlando è un accanito sostenitore delle immigrazioni in Europa, al punto che ha sostenuto la libera mobilità non solo per i richiedenti asilo ma anche per i migranti economici. “Quando si parla di migrazione, l’Europa è colpevole di schiavitù e genocidio”, ha dichiarato al Guardian nell’aprile 2017. “Le persone hanno il diritto di spostarsi in cerca di una vita migliore”.

(Breitbart – Traduzione di Federico Bezzi)