Mentre qui per dei tafferugli purtroppo anche annuali nel corso dei derby (mai giustificabili e senza dubbio sanzionabili) e per tre incidenti in 30 anni si parla di organizzazione degli stadi da terzo mondo, dimenticando che in Europa chi crea le tragedie di massa viene dal Nord (Heysel) esattamente come chi viene a distruggere le piazze altrui come se fossero un campo incolto (Feyenoord, 2015), in Argentina si consuma l’ennesimo fatto di sangue sugli spalti.
Durante la partita Belgrano-Talleres di Primera Division, Emanuel Balbo, 22enne tifoso del Belgrano, è stato buttato giù dalla tribuna dello stadio Julio Cesar Villagra dagli ultrà. Un volo di almeno 10 metri. I medici hanno dichiarato la morte cerebrale.
I motivi della follia? Secondo la versione del padre del ragazzo, aveva riconosciuto l’assassino di suo fratello, un tale Oscar Gómez, che ha poi urlato contro di lui, additandolo come un tifoso del Talleres. Da lì la “logica” furia degli ultrà che hanno picchiato e lanciato Emanuel. Due persone arrestate.
Non siamo ai livelli dell’arbitro decapitato in Brasile qualche anno fa, ma il trend è quello.
I tanti criticoni del nostro presunto basso livello di sportività, della nostra inciviltà e di tutto il peggio che si possa pensare di una società continuino pure a ricordarsi di un motorino lanciato da San Siro in 60 anni e di tre incidenti in 30, in un contesto purtroppo non tenuto sotto controllo anche nei Paesi migliori.
(di Stelio Fergola)