Breitbart: il business milionario dell’immigrazione in Italia

In un articolo pubblicato su Libero lunedì intitolato “Il vero oro nero”, Gianluca Veneziani indaga su come vengano condotte le missioni di soccorso dei migranti nel Mar Mediterraneo, e su chi stia approfittando maggiormente di questo fenomeno che coinvolge tutta l’Europa.

Nonostante i media scrivano che le missione di soccorso avvengano nel canale di Sicilia, Veneziani evidenzia come queste abbiano invece luogo a poche miglia nautiche dalla costa nordafricana.
L’articolo cita un recente video Youtube, divenuto virale, del blogger Luca Donadel, che ha usato un sofisticato sistema di tracciamento satellitare per dimostrare che le operazioni di soccorso delle ONG avvengono non lontano dalla costa libica. Nessuna di esse, nota, ha luogo nel canale di Sicilia. Pare invece che le navi facciano da traghetto ai migranti dalla Libia alla Sicilia, percorrendo una rotta prestabilita.

Secondo la Convenzione ONU dei diritti del mare, nota Donadel, le missioni di soccorso dovrebbero concludersi nel “porto sicuro” più vicino, che in questo caso sarebbe Zarzis, in Tunisia; tre volte più vicino alla Libia rispetto alla Sicilia. Perché accade invece che le navi arrivino fino alla lontana Italia, invece che nel porto africano più vicino?

Secondo Donadel, la tattica dei trafficanti di migranti è quella di usare imbarcazioni sempre più fatiscenti e pericolose, incapaci di compiere una traversata del Mediterraneo, certi che i migranti saranno soccorsi a poca distanza da terra. Ciò ha comportato, aggiunge, un notevole aumento dei morti in mare.

Oltretutto, la grande maggioranza dei soccorsi non sono rifugiati, ma migranti economici che cercano una vita migliore in Europa. La Commissione Europea ha dichiarato che circa 8 migranti su 10 che arrivano in Italia sono “irregolari” (illegali), dunque non eleggibili per lo status di rifugiato.

In questa operazione l’Italia ha investito oltre 3 miliardi di Euro di fondi pubblici per il soccorso e l’assistenza dei migranti. Molti di questi soldi vengono investiti nelle cooperative e nelle ONG, le quali hanno costruito un business sul trasporto dei migranti fino all’Italia e la loro gestione sul territorio. Il giro d’affari è cresciuto enormemente negli ultimi anni, con l’aumentare del flusso dei migranti. Questa enorme disponibilità di denaro pubblico ha spinto molte cooperative ad aumentare gli arrivi, suggerisce Donadel. Diversi esempi sono riportati nel libro Profugopoli di Mario Giordano, che documenta dettagliatamente i movimenti finanziari dietro al business dei migranti.

(Thomas D.Williams per Breitbart – Traduzione di Federico Bezzi)