Stando a fonti filogovernative, il 17 giugno, l’Esercito Arabo Siriano e i suoi alleati hanno espugnato una piccola sacca dello Stato Islamico a Sud della stazione T2, vicino il confine siro-iracheno. I soldati governativi hanno messo in sicurezza il monte Kabt, la collina di Tell Shadid e le zone di Abar Warak e di Bir Atshan.
L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) ha affermato che l’EAS ha ucciso 18 miliziani del Califfato e ha perso 8 soldati negli scontri.
Inoltre, secondo attivisti vicini a Damasco, l’Aeronautica Militare Siriana ha distrutto un convoglio dei jihadisti mentre stava cercando di fuggire verso le posizioni del gruppo terroristico a Nord della stazione.
Amaq, un’agenzia di stampa dello Stato Islamico, ha dichiarato che gli estremisti hanno teso un’imboscata a una colonna dell’esercito di Damasco a Est della stazione T3, nella campagna orientale di Homs. I miliziani wahabiti hanno distrutto un camion e un carro armato delle SAA con ordigni esplosivi improvvisati (IED) e missili anticarro (ATGM).
Negli ultimi due mesi, si è registrato un aumento degli attacchi dell’ISIS contro i soldati dell’esercito regolare nei governatorati di Homs, Deir Ezzor e al-Suwayda. In risposta a ciò, l’EAS e i suoi alleati hanno lanciato una serie di attacchi contro le ultime cellule dell’ISIL in quella zona.