UE senza scrupoli: chiede la restituzione delle tasse ai terremotati de L’Aquila

350 cartelle esattoriali, in queste ore, sono state recapitate ad altrettanti imprenditori de L’Aquila.

Impongono la restituzione, entro 30 giorni, delle tasse sospese dopo il sisma del 6 aprile 2009. La Commissione europea, infatti, ha reputato illegale tale sospensione e, di conseguenza, ha aperto una procedura d’infrazione per “aiuti di Stato”.

La reazione non si è fatta attendere. Le imprese colpite hanno presentato ricorso al Tar e, insieme al vicepresidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Giovanni Lolli, hanno chiesto un summit con i soggetti interessati per definire le urgenti azioni di mobilitazione istituzionale, giuridica e politica necessarie a contrastare le attività già avviate dal Commissario straordinario incaricato del recupero delle somme.

Le istituzioni, invece, hanno chiesto l’intervento immediato del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Siamo di fronte, ancora una volta, ad una palese violazione dei nostri affari interni. Deve essere lo Stato italiano, con la sua pubblica amministrazione, a comminare eventuali multe ed interessi, non organismi sovranazionali.

(la Redazione)