I siriani smontano la propaganda dell’occidente

Le intenzioni dell’Occidente in Siria non sono né nobili né umanitarie, nonostante ciò che i portavoce dei governi dicono. Tutti i gruppi militarizzati in Siria sono supportati dai paesi occidentali, ed esistono solo grazie a loro. Non sono mai esistiti i “terroristi moderati”. Isis, al-Qaeda, etcetera sono tutte pedine di una guerra per procura, anche quando combattono tra loro.

L’Occidente ha una lunga storia di utilizzo di terroristi mercenari per distruggere altri paesi. Lo scopo di questi gruppi è sempre stato quello di distruggere la Siria. La Siria è un paese secolare, pluralista, democratico, a grande sviluppo umano, e questa è l’identità che i terroristi hanno cercato di distruggere. I contrasti tra le aree controllate dai terroristi e quelle sotto il controllo governativo lo dimostrano: dove il governo siriano fornisce educazione secolare, accessibile e gratuita per tutti, i terroristi nelle aree occupate negano attivamente questi diritti ai siriani.

Tom Duggan, reporter in siria, ha chiesto tre domande ai bambini nella zona liberata ad est di Ghoutha:

1) sei contento di essere tornato sotto il governo?
2) andavi a scuola?
3) stai andando a scuola, nella zona controllata dal governo

Tom Duggan

Raw footage on mobile .3 questions. Are you happy to be back to goverment side yes.did you get to go to school. No .are you going to school on the government side God willing .yes. I could not…

Alla prima e all’ultima domanda, hanno risposto di si. Alla domanda centrale, cioé se andassero a scuola durante l’occupazione, hanno risposto di no. L’insegnante e traduttore Mahmoud Altaweel aggiunge che i bambini hanno dichiarato “ci davano da mangiare poco più che cibo per animali e ci tenevano rinchiusi. Non c’era modo di godere di aria fresca”.

La maggior parte dei siriani oggi supporta, come sempre, il suo legittimo governo. I risultati delle elezioni e le foto dalle aree liberate dimostra questa realtà.
Un viaggio a Idlib sarebbe molto utile ai politici, per liberarsi di qualunque illusione che ancora possono nutrire sulla natura dei terroristi in Siria.

(da GlobalResearch – Traduzione di Federico Bezzi)