“L’immigrazione di massa deve essere la nuova norma.” Anche l’UE a favore dell’invasione

Lunedì 18 dicembre, Dimitris Avramopoulos ha dichiarato che gli europei devono accettare fenomeni migratori di massa dal Terzo Mondo quali “nuova norma”, avvisando che né i muri né le politiche di contenimento permetteranno ad alcun Paese membro UE di rimanere omogeneo ed esente da essi (http://www.breitbart.com/…/12/18/eu-white-mass-migration-n…/).

A sostegno di tale tesi ha sostenuto che l’immigrazione si è profondamente intrecciata con le politiche di Bruxelles sull’economia, il commercio, l’istruzione e il lavoro, tanto per citarne alcune. La strategia quindi appare chiara, e non si basa tanto sul concedere asili politici temporanei a coloro in fuga da guerre o persecuzioni, quanto più sul permettere alle popolazioni africane, gentilmente scarrozzate dal servizio taxi delle ONG, il soggiorno permanente in Europa.

“Hanno trovato sicurezza qui, ma dobbiamo assicurarci che abbiano anche una casa. Accogliere non è solo un imperativo morale, ma anche economico e sociale per il nostro continente in costante invecchiamento. È una delle più grandi sfide del nostro futuro prossimo. È ingenuo pensare che ergendo barriere si rimanga immuni dal fenomeno, alla fine della giornata noi tutti dobbiamo essere pronti ad accettare la diversità e la mobilità quali nuove norme e, conseguentemente, adattare ad esse le nostre scelte politiche”, ha proseguito l’attuale commissario europeo per le migrazioni.

Se un continente ha una curva demografica che tende all’invecchiamento e non ha sufficiente ricambio generazionale, gli organismi sovranazionali dovrebbero preoccuparsi di invertire la tendenza e garantire un futuro, non compiacersi di importare carne fresca (ed economica) da “fuori” come farebbe un qualsiasi mercante di vacche. Il progetto di reingegnerizzazione delle popolazioni europee e della perdità delle identità nazionali sta tutto qui.

(di Davide Pellegrino)