“La Russia ci ha dato Saifullo Saypov.” Il tweet russofobo di Rula Jebreal

Per la russofobia pregiudiziale presente nei tweet di Rula Jebreal concernenti l’attentato di New York della notte di Halloween non si dovrebbe neanche sprecare tempo per un articolo. Noi, però, lo facciamo per dovere di cronaca. In primo luogo, “il terrorista proviene dall’Uzbekistan, parte degli Stati di polizia di Vladimir Putin.” Falso. Il 1 settembre 1991, seppur con riluttanza, l’Uzbekistan ha dichiarato la propria indipendenza dall’Unione Sovietica e in politica estera mostra una totale neutralità, dove favorevoli interscambi commerciali con Mosca sono alternati da accordi militari con Washington, cui ha concesso la presenza di numerose basi statunitensi sul territorio nazionale.

Nemmeno un rigo dopo e la giornalista ci delizia con un’altra perla: “è la prova che i tiranni alimentano il terrore e la radicalizzazione.” La Cecenia, testa di ponte dell’Occidente negli anni ’90, per balcanizzare la Federazione Russa mediante il sostegno ai separatisti di estrazione wahhabita, nonostante il recente pugno di ferro di Ramzan Kadyrov, è una fucina di jihadisti. Da questa regione, oltre l’attacco alla scuola elementare di Beslan, è stato architettato, il 23 ottobre 2002, l’attentato terroristico al teatro Dubrovka di Mosca, dove un gruppo armato di 42 terroristi – le cosiddette Vedove Nere di Shamil Basayev – causò la morte di 129 persone.

Signora Jebreal, la Russia ha nel suo territorio 20 milioni di musulmani e la moschea più grande d’Europa. Un eventuale isolazionismo di Vladimir Putin nella regione avrebbe causato la destabilizzazione di tale enorme comunità, e di attentati come quello di San Pietroburgo, il 3 aprile 2017, non ne avremmo visti uno isolato, ma a decine. Da inquadrare, anche, sotto questo punto di vista, l’intervento in Siria a sostegno di Bashar al-Assad. Non è la salvaguardia della base navale di Tartus il motivo principale, bensì il pericolo che i foreign fighters ceceni, unitisi a formazioni terroristiche come ISIS, Jabhat al-Nusra, Free Syrian Army, Ahrar al-Sham e Jaysh al-Islam, una volta tornati in patria facessero presa su schegge impazzite, lupi solitari e emarginati della società. Quando si attacca gratuitamente uno statista, perché di questo si tratta, cara Lula, occorrerebbe conoscere certe dinamiche, interne e internazionali, altrimenti si fa la figura degli analfabeti funzionali, etichetta che, a gente come te, piace tanto affibbiare a chi ha un pensiero diverso.

(di Davide Pellegrino)