La Russia pronta a mollare il petroldollaro

Mentre il presidente americano Donald Trump sale sul podio delle Nazioni unite per avvertire l’intero pianeta che l’egemonia americana era tornata più forte che mai, il resto del mondo continua ad abbandonare il dollaro in quella che sembra un lento ma fatale colpo al dominio globale statunitense.
Cina, Venezuela e ora anche la Russia stanno iniziando ad abbandonare il dollaro USA e liberarsi dal giogo dell’economia americana.

Scrive Russia Today: “Il Presidente russo Vladimir Putin ha chiesto ai governi di approvare una legge che imponga il rublo come principale moneta di scambio nei porti russi a partire dall’anno prossimo.
Per proteggere gli interessi delle compagnie di stivaggio con obbligazioni in monete straniere, il governo ha stabilito un periodo di transizione prima di iniziare a usare il rublo come principale moneta di scambio.

Secondo il capo dell’antitrust russo FAS Igor Artemyev, molti servizi nei porti russi sono ancora prezzati in dollari statunitensi, anche se questi porti sono di proprietà statale.
La proposta di convertire le tariffe portuali in rubli è stata proposta dal Presidente un anno e mezzo fa, ma allora non fu accolta con favore dalle compagnie di trasporti a causa delle fluttuazioni del rublo. Secondo Artemyev la decisione obbligherà gli stranieri a comprare la divisa russa, il che sarà positivo per il rublo. Nel 2016, l’antitrust russo ha sporto molte denunce contro la maggiore compagnia portuale russa, la NMTP. Secondo l’agenzia, il gruppo ha imposto le tariffe in dollari e alzato i prezzi “senza necessità obiettive”.

La FAS ha stabilito che NMTP ha abusato della propria posizione dominante sul mercato, e imposto alla compagnia una multa da 9.74 miliardi di rubli (165 milioni di dollari). La decisione è stata ribaltata dal tribunale di Mosca a luglio di quest’anno.”
Scrive Zerohedge: “Che sia in risposta alle tensioni con gli Stati Uniti, o un semplice mezzo per fornire supporto al rublo, martedì il Presidente russo Vladimir Putin ha dato istruzioni affinché dall’anno prossimo le compagnie portuali accettino solo il rublo come moneta di scambio.

Mentre il governo motiva la propria decisione per motivi di politica economica, corre la voce che questa decisione sia stata influenzata dai recenti screzi diplomatici tra la Russia e gli Stati Uniti; il risultato di questa operazione dovrebbe essere un aumento della domanda di rubli, specialmente dal momento che è difficile trovare fonti alternative per il maggiore export russo: il petrolio. E mentre è ancora presto per capire se Mosca abbia lanciato un “petrorublo”, il rifiuto di Putin per il petroldollaro farà molto discutere in tutto il mondo.

(da The Duran – Traduzione di Federico Bezzi)