La gaffe razzista di Vauro e l’ossessione laicista

E così anche Vauro, dall’alto regno degli infallibili, vate di quell’intellighenzia sempre pronta a pontificare su tutto e tutti, cade fragorosamente nella sua stessa rete ideologica con una vignetta – stavolta dichiaratamente islamofoba.

Con l’obiettivo acclarato di colpire in primo luogo il Ministro Minniti per le recenti misure in materia di immigrazione che hanno fatto crollare gli sbarchi sulle nostre coste – forse il vignettista avrebbe preferito che la tratta di neo-schiavi proseguisse – l’ateo Vauro Senesi, autore del libro satirico Vade retro! Manuale di autodifesa dalle religioni (quasi tutte), definisce lo stesso membro dell’esecutivo un “integralista” equiparandolo a tre correnti dell’Islam colpevoli di essere altrettanto “radicali”: wahabiti, sunniti e sciiti. L’ossessione laica – o per meglio dire, laicista, questa sì davvero integralista – si riflette anche in questa sciocca vignetta degna di quella cloaca post-illuminista che fa capo a Charlie Hebdo.

Fatta eccezione per il wahabismo – l’ideologia che ispira la monarchia autoritaria e assoluta dell’Arabia Saudita, in cui nessuna legge, a parte la sharia islamica, è superiore al sovrano* – in che modo, se non con una pericolosa generalizzazione, sunniti e sciiti possono essere considerati “integralisti” tout court, ignorando quella profonda complessità propria dell’Islam? Nel 2011, secondo le statistiche del Pew research Center, i musulmani sarebbero circa un miliardo e seicento milioni, rappresentando il 23,4% della popolazione mondiale (più dell’80% di questi è sunnita).

Innegabile la pericolosa radicalizzazione che alcune comunità islamiche europee stanno subendo per via della pericolosa diffusione delle moschee salafite e wahabite in tutto l’Occidente – problema reale e di strettissima attualità che abbiamo più volte affrontato – ma Vauro avrebbe dovuto concentrarsi su tafkiri di varia natura e Fratelli Musulmani che i suoi compari liberal non hanno faticato a sostenere durante la Primavera Araba. Senza dimenticare che se non fosse per degli attori importanti come l’esercito arabo siriano, Hezbollah e la Repubblica Islamica dell’Iran – musulmani anche loro – Daesh e al-Nusra in Siria non sarebbero stato ridimensionati e sconfitti. Sono integralisti per Vauro dunque anche quei musulmani che tutelano le minoranze cristiane in Medio Oriente? Che difendono ,sacrificando la propria vita, uno stato tradizionalmente tollerante come quello siriano?

Come un comico decadente e annacquato, Vauro non graffia, non strappa un sorriso e manda un messaggio confusionario, scorretto e superficiale. Naturalmente gli indignati che lanciano petizioni contro le prime pagine di Libero Il Giornale, sull’amico vignettista alzeranno le spallucce e faranno finta di niente. D’altro canto, per dirla alla Edmondo Berselli, ciò che non va in questo Paese “è il conformismo diffuso, l’ovvio dei popoli, il velluto di ipocrisia collettiva che sembra avere coperto con una specie di indiscusso canone artistico, intellettuale e spettacolare l’Italia contemporanea, in ragione del quale tutti sono d’accordo con tutti, e nessuno obietta mai niente. È il regime ferreo degli infallibili, che inibisce qualsiasi critica”.

(di Roberto Vivaldelli)