Liberal e neocon sono più pericolosi dell’estrema destra statunitense

Chi propugna la necessità e inevitabilità di guerre ingiuste, illegali, immorali e sanguinose non ha il diritto di articolare critiche verso qualcun altro. I media mainstream in America hanno recentemente diffuso una storia, originariamente pubblicata dalla rete qatariota Al Jazeera, secondo la quale vi sarebbe un legame tra l’estrema destra statunitense (a volte definita “destra alternativa”, alt-right) con il presidente siriano Bashar al-Assad e il suo Partito Baath Arabo Socialista.

Come ho già scritto per The Duran: “Innanzitutto, Bashar al-Assad è socialista. È un membro del Partito Baath Arabo Socialista attualmente al governo. La risposta è nel nome stesso del partito, ma ricordare le origini intellettuali del Baath è sempre utile.

I tre fondatori del Baath Salah al-Din al-Bitar, Zaki al-Arsuzi e Michel Aflaq erano tutti arabi siriani. Aflaq era cristiano, mentre Salah e Arsuzi erano musulmani. L’essenza del Baath combina valori culturali arabi con il concetto antimperialista del nazionalismo arabo, coltivando le idee del socialismo tradizionale sia come strumento di lotta all’aggressività imperialista sia al fine di perseguire l’obiettivo di un’indipendenza economica rapida ed efficiente nel contesto postcoloniale.

La dimensione multiconfessionale del Baath si esprime attraverso l’integrazione di cristianesimo e Islam con le moderne forme di governo. Le organizzazioni Baath in tutto il mondo arabo continuano ad attrarre ogni varietà di uomini e donne cristiani e musulmani. La tolleranza religiosa nella cornice di un governo laico e i diritti delle donne sono elementi fondamentali del Baath”.

Sostenere che l’estrema destra statunitense sia in qualche modo favorevole al Baath è non solo una contraddizione ideologica, ma anche un’affermazione palesemente falsa. Due fra i caratteri costitutivi dell’estrema destra statunitense sono una veemente islamofobia e un intransigente sentimento anti-arabo. È dunque illogico e incongruo pensare che il capo musulmano di un governo arabo possa essere considerato una figura di riferimento dalla destra americana suprematista. […]

Il vero problema è che sono i liberali e i neoconservatori a sostenere, giustificare e concretamente implementare i crimini contro l’umanità che lasciano una scia sanguinosa di milioni di morti in paesi sovrani in giro per il mondo.

Le guerre illegali in Jugoslavia, Iraq, Siria, il colpo di stato fascista in Ucraina e le barbarità di proporzioni catastrofiche architettate in Libia da Hillary Clinton sono responsabilità proprio di coloro i quali a parole condannano gli estremismi politici con perbenismo ipocrita. Proprio quegli stessi liberali che etichettano indiscriminatamente come “fascista” chiunque si opponga alla loro agenda supportano e finanziano degli autentici nazisti a Kiev.

La destra e la sinistra stanno diventando concetti difficilmente riconducibili a strutture ideologiche articolate. Mentre il movimento organizzato contro il conflitto in Vietnam era riconducibile agli ambienti progressisti e pacifisti, la sinistra contemporanea preferisce mantenere un silenzio sepolcrale per quanto riguarda invasioni e interventi militari illegali, scegliendo di rovesciare fiumi di indignazione su meme ed esternazioni di pessimo gusto che non degenerano però in guerre imperialiste.

La sinistra ha perduto la propria identità e, dal momento che propugna la dottrina della guerra contro un governo laico, tollerante, socialista, religiosamente pluralista e in difesa dei diritti delle donne come quello siriano, non è azzardato affermare che abbia del tutto perduto la testa.

L’estrema destra statunitense è naturalmente ingiustificabile. Dobbiamo però tenere bene a mente che, mentre l’estrema destra crea meme intellettualmente poco raffinati e organizza marce in nome di una visione revisionista della guerra civile americana e della seconda guerra mondiale, sono liberali e neoconservatori che radono al suolo paesi e seminano di bombe l’intero pianeta. I nostalgici suprematisti sono deprecabili e patetici, ma decisamente meno pericolosi dei falchi della guerra che lasciano sul loro cammino non dei meme, ma una scia di morte e distruzione che attraversa il mondo.

(da The Duran – da Maria Teresa Marino)