SS Ahnenerbe: il nazismo esoterico e la ricerca dell’eredità germanica

Fra tutte le organizzazioni che componevano le SchultzStaffeln, sia Allgemeine (SS Generali) che Waffen (SS Combattenti), a suscitare il maggiore interesse di storici e studiosi fu l’associazione definita come Ahnenerbe.

Quest’organizzazione venne incaricata di provare scientificamente le teorie nazionalsocialiste sulla superiorità della razza tedesca e di studiare tutte quelle realtà definite “esoteriche” e “soprannaturali”. Questa misteriosa organizzazione nacque l’11 marzo 1937, grazie all’interesse di Heinrich Himmler e le conoscenze di Walter Wust, il quale successivamente verrà esautorato dai suoi incarichi non essendo totalmente in linea con la linea militarista del partito.

Dal ’39 essa ebbe lo scopo di “esplorare e ricercare lo spazio, lo spirito, l’azione e l’eredità delle razze nordiche indogermaniche e trasmettere questi insegnamenti di vita al popolo”. Sempre in questo anno avvenne la svolta definitiva: essa divenne, infatti, un reparto operativo delle SS di Himmler, legandosi così fatalmente al tragico destino di questa organizzazione.

Proprio il legame indissolubile che unì l’organizzazione per l’Eredità ancestrale Tedesca, alias “Deutsches Ahnenerbe”, portò la risolutiva condanna di tutte le sue ricerche, in seguito al giudizio del tribunale di Norimberga che dichiarò le SS un’organizzazione criminale. In questo caso però molte ricerche scientifiche di indubbio valore storico vennero quindi bollate come “criminali” e “naziste”, oggigiorno termini sinonimici, e di conseguenza accantonate e rifiutate dagli accademici.

Gli studi dei ricercatori delle Ahnenerbe, intrisi di teorie scientifiche darwiniane di stampo razzista non furono sicuramente un faro di oggettività, nonostante ciò molti scavi di reperti altomedievali germanici sono dovuti proprio a loro. Quale era il fine ultimo di questa organizzazione scientifico-storica delle SS?

A spiegarcelo è lo stesso Himmler in uno dei suoi discorsi: “[…] la cosa più importante deve essere la penetrazione profonda della nostra concezione ideologica dentro il nostro popolo, il vero convincimento che il nostro popolo, questa minoranza di 70 milioni di abitanti nel cuore dell’Europa, non può esistere se non pensando che noi siamo qualitativamente migliori di tutti gli altri. Siamo migliori degli altri, che sono molto più numerosi di noi, e così sarà sempre”.

Gli scienziati dell’Ahnenerbe, vestiti in divisa nera come ufficiali delle SS, viaggiarono per mezzo mondo alla ricerca di prove del passaggio degli “ancestrali antenati nordici”: viaggiarono dal Trentino alla Val Camonica per studiare le incisioni rupestri, così come dalla Grecia fino in Iraq. Scoprirono decine e decine di costruzioni preistoriche nella Germania centrale e si spinsero fino in Finlandia a cercare le tracce di streghe e di sciamani “polari”.
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La spedizione più famosa di questi scienziati ed accademici tedeschi di qui rimane traccia è, tuttavia, quella avvenuta in Tibet. L’obiettivo di questa spedizione era quella di trovare una connessione con i “cugini ariani”,ovvero i Tibetani. Le diverse spedizioni entrarono in contatto con la casta dei sacerdoti Buddhisti, non è forse un caso che alcuni sacerdoti Buddhisti nominarono lo stesso Hitler come nuovo “Kalkin Avatara”: il prossimo dominatore del mondo. Spedizione altamente scientifica ed antropologica quella in Tibet si pose in linea con molte altre che furono organizzate anche per la ricerca di oggetti sacri e mitici, considerati come reliquie dalla forza sovrannaturale, quali il Sacro Graal e la lancia di Longino.

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Attivi, in qualità di componente cultural-accademica delle SS, anche nella ricerca delle Armi segrete, e degli esperimenti nei campi di concentramento per lo studio delle razze umane, gli studiosi delle Ahnenerbe si gettavano a capofitto in quei campi di studio considerati estranei alle scienze accademiche. Questo interesse per teorie esoteriche e magiche, come quello della forza Vril e del potere magico delle rune, valse agli studiosi delle Ahnenerbe una fama sinistra al limite fra la follia e l’esoterismo.

Fu proprio nel seno degli studi più segreti ed esoterici voluti da Himmler che si sviluppò la teoria del Sole Nero (SchwarzeSonne), ovvero di una stella nana rossobruna collassata, che saltuariamente perturba il nostro Sistema solare. In questo gli studiosi dell’Ahnenerbe vedevano un significato esoterico e nascosto: quello di un Dio nascosto, il Dio morente da loro identificato nella divinità egizia Atum. Egli era Crono, Apollo e al tempo stesso Lucifero.

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Teorie esoteriche, scienza astronomica, studi archeologici e pratiche magiche si fusero insieme senza pregiudizi ne limiti nell’organizzazione delle Ahnenerbe, le cui ricerche ancora oggi sono a noi per lo più nascoste o inaccessibili.

(di Marco Franzoni)