George Soros finanzia la propaganda pro-immigrati: ecco le prove

Un dossier, pubblicato dal blogger, Luca Donadel, e da Francesca Totolo, in questi giorni, sta ricostruendo i legami che intercorrono tra le varie Onlus italiane e la Open Society Foundation, ONG di proprietà di George Soros, anche regista del Golpe ucraino del febbraio 2014 ai danni dell’esecutivo filo-russo di Viktor Yanukovych.

Tra le tante, spiccano l’Associazione “Carta di Roma” e la “Fondazione Leone Moressa”, protagoniste di articoli di opinione aventi come corollario slogan triti e ritriti quali “i migranti ci pagheranno le pensioni”, “fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare” e “libertà alle navi ONG di attraccare nei porti italiani.”

Un intento ben preciso, quindi, di illustrare il destabilizzante fenomeno migratorio come positivo e porre le basi per la teoria della “società aperta” di Karl Popper. In misura minore, nella lista, appaiono, invece, la Open Migration e il Naga, i quali hanno la funzione di fornire dati – spesso falsati – atti a far accettare all’opinione pubblica la presenza di immigrati sul territorio nazionale.

Uno scenario che dà ragione alle parole di Costanzo Preve; “le Organizzazioni Non Governative (ONG) sono in realtà nella loro stragrande maggioranza strutture al servizio della mondializzazione coatta e della messa sotto tutela, o più esattamente sotto condizione, della sovranità degli stati.” Altro che l’ossessione per i complottismi massonici, è tutto chiaro alla luce del sole.

(di Davide Pellegrino)