Quale muro ci separa dagli altri paesi? Il buon senso

La faccenda che Francia e Spagna chiudono i porti mentre l’Austria e la Svizzera blindano il confine, dovrebbe essere ordinaria amministrazione. Si è sentito parlare di sconfitta dell’Europa che innalza di nuovi “muri” chiudendo le proprie frontiere, ma in realtà muri e frontiere non sono mai scomparsi, semplicemente si sono estesi al di fuori dell’Europa stessa.

Con Schengen si pensò che abbattere le frontiere interne – ed è bene sottolineare la parola “interne” – avrebbe portato vantaggi in termini commerciali e dunque economici. Quelle esterne rimasero lì dov’erano perché era ed è cosa buona e giusta avere delle frontiere che non siano un colabrodo.

Oggi ci si scandalizza nel sentire che alcune frontiere interne sono di nuovo operative nei confronti dell’Italia; la povera ed eroica Italia, lasciata da sola. Anche questo è in parte vero: ci hanno sostanzialmente abbandonati ma chiediamoci anche perché. Siamo stati abbandonati da tutti perché non siamo in grado di far rispettare i nostri interessi come invece sanno fare paesi come ad esempio la Spagna, che a Ceuta e Melilla fa rispettare il proprio confine a suon di filo spinato e militari armati.

E non confondiamoci con la tirata sull’umanità perduta, perché l’animo umano tende all’autoconservazione ed importare disoccupati è un suicidio socio-economico bello e buono. Allo stesso tempo non inganniamoci con la scusa che “ce lo chiede il diritto internazionale” – scusa balorda già usata per giustificare manovre ignobili perché “ce lo chiedeva l’Europa” – perché esso è un insieme di regole, talvolta utopiche, che nessuno ha il potere di far rispettare all’altro.

Chiudessimo i nostri porti o bloccassimo le acque territoriali libiche cosa succederebbe? L’ONU ci multerebbe? Non credo proprio. L’ONU approverebbe una risoluzione di condanna all’Italia? Ridicolo. Qualcuno ci invaderebbe per far rispettare il sacro diritto internazionale? Non scherziamo.

Insomma, se la Francia del liberale Macron, la Spagna del popolare Rajoy e l’Austria che ha sconfitto l'”estremista” Hofer, chiudono le loro frontiere non sarà ora di prendere esempio dal buon senso degli altri Stati europei?

(di Lorenzo Tubani)