Torture ed esecuzioni sommarie nell’Ucraina alleata della UE [IMMAGINI FORTI]

Le Forze di Operazioni Speciali del regime ucraino hanno torturato prigionieri provenienti dalla Repubblica Popolare di Lugansk, in piena violazione dei protocolli internazionali sul trattamento dei progionieri di guerra. Il 24 giugno, forze leali al regime ucraino hanno ucciso due soldati della Repubblica Popolare di Lugansk, catturandone altri quattro. I prigionieri sono stati in seguito torturati.

Il giornalista Graham Phillips ha riportato così le condizioni delle vittime: “il 26 giugno è stata eseguita l’autopsia sui corpi di due soldati deceduti. Sul primo corpo, appartenente a un soldato della Repubblica Popolare di Lugansk, sono state trovate le seguenti ferite: contusioni e abrasioni multiple sulla testa, sul torso e sugli arti; fratture delle ossa del volto; frattura della spalla sinistra; tre ferite da arma da taglio sul petto, dodici proiettili nel torso e sugli arti. Sul secondo corpo, gli esperti forensi hanno riportato: contusioni e abrasioni multiple sulla testa, sul torso e sugli arti; ferite di proiettile nell’addome e nel petto; foro di proiettile nella regione temporale. Tutte le ferite sono non letali, dunque questi uomini sono stati torturati a lungo.”


Questa è una chiara violazione della Convenzione di Ginevra sui diritti dei prigionieri di guerra. La Repubblica Popolare di Lugansk intende investigare e perseguire i responsabili delle atrocità.
Da quando nel 2014 un colpo di stato ha portato l’attuale regime al potere in Ucraina, le sue forze armate hanno preso di mira i civili nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk, anche con l’utilizzo di materiale chimico.

(Da The Duran – traduzione di Federico Bezzi)