La Allman Brothers Band, leggenda del southern rock

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A Skydog Duane Allman si devono le esplorazioni chitarristiche e la genialità. Le prime trovano piena concretezza in album quali Idlewild South (1970) e in live quali At Fillmore East (1971), dove a colpire non sono più di tanto gli assoli (Blue Sky su tutti, eseguito e registrato da con una Gibson Les Paul) quanto le ritmiche che, insieme a Richard “Dickey” Betts, era stato in grado di concepire.

La seconda si riscontra nella sua insuperabile tecnica allo slide -scuola Elmore James, udibile alla perfezione in un classico di Taj Mahal da lui riadattato, Statesboro Blues– tanto da essere stato addirittura in grado di rivoluzionarne la concezione, aggiungendo alla bottiglietta vuota di Coricidin, farmaco con proprietà decongestionanti, un feeling unico che donava scie melodiche e a tratti toccanti. Butch Trucks era definito, da Warren Haynes, “Il Lou Gehrig dei batteristi”. Qualora qualcuno si stesse chiedendo il perché, nulla di più semplice; nonostante fosse influenzato, ferito o infortunato, continuava imperterrito ad eseguire la Jelly Jelly di turno piuttosto che la Whipping Post tirata a lungo per deliziare la platea. Infatti, tra tutti i membri della band – Barry Oakley compreso – è stato l’unico a non aver mai saltato un live o uno show in più di 50 anni di carriera. A lui è legata l’esistenza di Derek Trucks, l'”uomo bianco” che, dopo sole 8 lezioni con Nusrat Fateh Ali Khan, massimo esponente della musica sufista nell’Asia meridionale, riuscì ad ottenere le timbriche misteriose e le forme melodiche tipiche dell’Hindustan che lo consacreranno a mostro sacro del bottleneck.

Gregg Allman, tastierista dalle timbriche viscerali e dure, dobbiamo ringraziarlo eternamente per Midnight Rider, registrata dopo una fumata di marijuana grazie all’aiuto di Kim Payne che, con la sua creatività, lo fece uscire dal pantano della “terza strofa”. Il primo morì in un incidente in moto il 29 ottobre 1971. Il secondo a gennaio di quest’anno, e il terzo il 27 maggio per complicanze dovute ad un tumore al fegato. Si chiude definitivamente un capitolo di Storia dei più apollinei, quello della gloriosa Allman Brothers Band.

Il 27 maggio 2017 è una data la cui tragicità è tale e quale a quel disgraziato 20 ottobre 1977, quando il charter Convair VC 300, schiantatosi su una foresta di Gillsburg, tolse la vita a Ronnie Van Zant e Steve Gaines, portando via con loro il mito originario e la grandezza pura dei Lynyrd Skynyrd. Chi ama la musica è in lutto.

(di Davide Pellegrino)

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