Ecco come le ONG causano più morti: il grafico del New York Times

Pubblichiamo l’immagine mostrata dal New York Times nell’articolo pubblicato negli ultimi giorni e citato da Il Giornale che spiega, in modo inequivocabile e indiscutibile, perché le morti nei mari tra l’Africa e l’Italia siano aumentate considerevolmente proprio grazie all’azione delle ONG, considerate ormai da anni salvatrici di vite umane ma a tutti gli effetti alcune delle principali cause della loro messa in pericolo.

Volontariamente o involontariamente è del tutto incidentale. La figura, che riporta i dati satellitari circa i movimenti delle “navi di salvataggio” negli ultimi 3 anni, mostra chiaramente come a seguito dell’intensificarsi delle missioni sia aumentato il numero di partenze e, guarda caso, anche la vicinanza alle coste africane come luogo di reclutamento (smettiamola di chiamarlo salvataggio).

Lo schema è semplice, come ripetiamo da anni: più navi uguale più partenze, più partenze uguale più morti, ma allo stesso tempo anche più “salvataggi” e più sbarchi.

I fatti sono sotto gli occhi di tutti. Intendiamoci, parliamo della scoperta dell’acqua calda, ma vedere anche la più standard tra le voci della stampa di massa alzare bandiera bianca su una questione che era ovvia fin dall’inizio e che noi stessi sosteniamo da sempre, è comunque cosa da menzionare.

(di Stelio Fergola)