Migranti: per gli scafisti valgono 35 miliardi di dollari l’anno

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Secondo l’agenzia International Organisation for Migration (IOM), collegata all’ONU, i trafficanti di esseri umani hanno generato un giro d’affari pari a 35 miliardi di dollari grazie alle operazioni di soccorso in mare.

Lacy Swing, direttore dell’agenzia, stima che dall’inizio dell’anno circa 1700 migranti siano morti per mano dei trafficanti di esseri umani. Nel 2016 ne sono morti almeno 5000, e almeno 3700 nel 2015, a dimostrazione che il trend è in preoccupante crescita. Swing aggiunge però che queste cifre sono sicuramente al ribasso: “Queste sono le persone che sappiamo per certo essere rimaste uccise. Ma quanti altri corpi sono sommersi nel Mediterraneo o sepolti nel Sahara?” E aggiunge: “Questo è il motivo per cui noi mettiamo in guardia i migranti contro gli scafisti. Questi trafficanti sono un grosso problema: generano ogni anno un giro d’affari pari a 35 miliardi di dollari, grazie soprattutto alla rotta del Mediterraneo”. Swing dichiara che la crisi dei migranti è stata peggiorata da “un inedito sentimento anti-migranti”, anche se non offre alcuna spiegazione di come questo presunto sentimento contribuisca a peggiorare la situazione. Aggiunge inoltre che il sentimento anti-migranti è “alimentato dal sospetto che alcuni dei migranti che fuggono dal terrorismo siano terroristi a loro volta” – un possibile riferimento a migranti come Ramadan Abedi, il cui figlio Salman ha ucciso 22 persone alla Manchester Arena a Maggio; oppure Anis Amri, il quale ha guidato un camion contro i mercatini di Natale a Berlino l’anno scorso.

Lo IOM supporta attivamente l’apertura dei confini e l’immigrazione di massa, dichiarando attraverso la sua campagna #ForMigration che “con 244 milioni di persone in movimento, la migrazione è inevitabile, necessaria e auspicabile”. E’ significativo sottolineare come l’agenzia Frontex indichi invece come rendere più semplici gli arrivi in Europa faciliti a sua volta il lavoro dei trafficanti di esseri umani, e come il “servizio taxi” offerto sia dagli Stati che dalle ONG rinforzi il loro business incoraggiando più viaggi e, inevitabilmente, più morti. “A quanto pare” si legge nel rapporto Frontex “le operazioni di Ricerca-e-Soccorso nel Mediterraneo centrale hanno l’effetto collaterale di aiutare i criminali a raggiungere i propri obiettivi al minor costo possibile e a rinforzare il loro business proprio grazie alle maggiori probabilità di successo”; e ancora: “I migranti e i rifugiati, incoraggiati dalle storie di chi è arrivato in Europa in passato, tentano la pericolosa traversata del mare poiché sono abbastanza sicuri che raggiungeranno l’Europa grazie all’assistenza umanitaria”

Cosa ancora più preoccupante, il traffico di migranti è una grande fonte di guadagno per lo Stato Islamico, con un profitto stimato di 320 milioni di dollari nel 2015. Tutto ciò suggerisce come, finché i trafficanti continueranno a muovere i propri affari impunemente, tutti i tentativi di isolare i jihadisti radicali si riveleranno vani.

(da Breitbart – traduzione di Federico Bezzi)

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