Migranti, adesso “L’Italia salva l’onore UE”: l’infinita ipocrisia di Bruxelles

Jean Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, ha quest’oggi dichiarato all’incontro The State of Union tenuto a Firenze che “l’Italia ha salvato l’onore dell’Europa sulla questione migranti” e che “fa tutto ciò che può fare sulla crisi migratoria.”

Seguono varie ed eventuali frasi di circostanza in cui Juncker si rivolge agli altri Stati europei: “Vorrei che un certo numero di Stati membri capisse: qui si tratta di mettere in pratica, e tradurre in legge, l’idea che abbiamo dell’Europa e dell’uomo. Non si può dire, ‘noi non facciamo entrare nel nostro territorio uomini e donne di colore”.

Oggi siamo al 5 maggio. L’ 8 marzo, ovvero meno di due mesi fa, la stessa Commissione Ue criticava l’Italia perchè fautrice di un “sistema debole” sul tema delle migrazioni, lamentandosi dei “pochi rimpatri”. Un corto circuito continuo insomma, in cui a seconda delle necessità si passa dal dire X trasformandola in Y senza nessun ritegno, prendendo letteralmente per il naso le già poco acute menti “aperte”, ben liete di subire il trattamento.

Facciamo un pizzico di ordine in più. A marzo l’UE critica – tanto per cambiare – l’Italia (ne avrebbe pure gli argomenti ma non è quello il punto).

Poi a fine aprile scoppia uno pseudo scandalo ONG (per ora solo tentato, tutto starà a vedere se le indagini si faranno davvero, su elementi che sono noti da anni).

Subito dopo George Soros, uno dei finanziatori principali di alcune delle più importanti di queste organizzazioni (tra cui Moas) va a Palazzo Chigi a parlare con Gentiloni.

Il 5 maggio improvvisamente partono le odi all’Italia, la salvatrice dell’UE. È tutto in ordine? Noi pensiamo di sì.

(di Stelio Fergola)