Dieci paesi che minacciano la pace più della Corea del Nord

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La Corea del Nord è spesso ritratta come uno stato aggressivo che mette in pericolo la regione pacifica e, secondo alcuni, il mondo intero. Ma la Corea del Nord non è impegnata in un conflitto aperto da dopo il cessate il fuoco che concluse la guerra coreana nel 1953. Ci sono poche prove in merito al fatto che la Corea del Nord sia minacciosa come spesso si cerca di far credere, né tanto meno che sia minacciosa come altri effettivamente affermano.

Lo stesso non può essere detto per i seguenti 10 paesi. 1) Stati Uniti. Solo dal 1998, gli Stati Uniti hanno condotto, senza che fossero stati provocati, attacchi aggressivi ed illegali nei seguenti paesi: Iraq, Iugoslavia, Afghanistan, Iraq, Libia, Sudan, Somalia, Yemen, Siria. Durante questo periodo, gli Stati Uniti hanno anche provocato e finanziato un colpo illegale in Ucraina. Se invadere e rovesciare governi in paesi che non hanno nemmeno tentato di invadere gli Stati Uniti non è un pericolo per la pace nel mondo, non so cosa lo sia.

2) Ucraina. Dal 2014, il regime ucraino ha ingaggiato una guerra genocida contro la popolazione russofona nel Donbass. La guerra non è cessata e il regime di Kiev viola costantemente il secondo accordo di Minsk per il cessate il fuoco. La guerra ha visto l’uso di armi chimiche sugli obiettivi civili, nonché la privazione di cibo, di forniture mediche e dell’elettricità per il Donbass. Le Repubbliche del Donbass non hanno mai tentato di attaccare Kiev, ma semplicemente di difendere le loro repubbliche democratiche contro l’aggressione che non è cessata dal 2014. Questo è un tentativo di pulizia etnica che il mondo avrebbe dovuto condannare e a cui avrebbe dovuto porre fine molto tempo fa.

3) Israele. Israele dal 1948 ha continuativamente occupato terre riconosciute dall’ONU come territorio palestinese. Israele ha occupato illegalmente il territorio siriano sin dal 1967. Nel 1982 Israele ha invaso e occupato il Libano, lasciato solo nel 2000. Il tentativo di invasione del Libano nel 2006 è stato fermato dalle forze congiunte libanesi, principalmente quelle di Hezbollah. Israele continua a invadere illegalmente e a bombardare il territorio siriano, esasperando così ulteriormente l’attuale crisi presente in quel paese. Il “Piano Yinon” è una strategia a lungo termine che molti nel governo di Israele e nel deep stat” israeliano pianificano di mettere in atto per impossessarsi di ulteriore terra ai danni dei vicini di Israele.

4) Turchia. La Turchia ha occupato illegalmente Cipro dal 1974. Con il Presidente Erdogan questo quasi certamente non cambierà. Le forze di Erdogan continuano ad occupare la Siria e l’Iraq. I jihadisti turchi che fungono da “milizia per procura” dell’ELS (Esercito Libero Siriano) sono colpevoli di numerose atrocità contro i civili in Siria. Nelle regioni più popolate della Siria, l’ELS è una minaccia ancora più grande dei tagliagole e delle autobombe dell’ISIS o di al-Qaeda.

5) Regno Unito. Il Primo Ministro britannico Tony Blair ha reso l’illegale invasione della Iugoslavia perpetrata dalla NATO una sorta di crociata personale, laddove per Bill Clinton rappresentava in larga misura soltanto un’opportunità per spostare l’attenzione mediatica dalla questione Monica Lewinsky. Blair era l’unico leader importante a parte George W. Bush a fare appelli appassionati per l’invasione irachena. Da allora, la Gran Bretagna ha seguito gli Stati Uniti in ogni grande conflitto illegale nel mondo arabo e oltre.

6) Arabia Saudita. L’Arabia Saudita è lo sponsor principale del terrorismo wahhabita. Uno sponsor di vecchia data di al-Qaeda, ed ora anche l’ISIS è sostenuto segretamente dall’Arabia Saudita. Gli obiettivi dell’Arabia Saudita per il mondo arabo sono a dir poco aberranti. Con il crollo dei prezzi del petrolio, i sauditi si sono rivolti verso la competizione imperialistica non con un esercito regolare, ma conducendola attraverso la profusione di denaro in cause estremiste, anche e soprattutto il più violento terrorismo.

7) Qatar. Il Qatar è colpevole di molti degli stessi reati del suo maggior vicino, l’Arabia Saudita. In particolare, il finanziamento da parte del Qatar degli assassini jihadisti in Siria è in parte motivato dal desiderio di costruire un gasdotto dal Qatar alla Turchia. Per fare questo, il gasdotto dovrebbe passare attraverso la Siria. Il Qatar è lì per la guerra del gas, sotto forma di jihad madida di sangue.

8) Francia. La traccia di sangue nel mondo arabo è stata lasciata dalla Francia più profondamente in Algeria, dove i francesi hanno assassinato e torturato i combattenti per la libertà algerini tra il 1954 e il 1962. L’impronta francese sul proprio ex mandato/colonia, la Siria, è ampiamente odiata anche da tutti i siriani. Con Nicolas Sarkozy, la Francia è stata la principale promotrice della guerra alla Libia e sotto il presidente Hollande, la Francia si è macchiata di crimini di guerra in Siria, sua ex colonia. Tale audacia è incredibilmente offensiva per la Siria. L’intervento della Francia in Mali nel periodo 2013-2014 è stato ampiamente criticato come uno sleale esercizio postcoloniale.

9) Germania. Come leader de facto dell’UE, la Germania era essenziale per contribuire a favorire l’illegale colpo di stato in Ucraina. Nel 2014 la Germania, insieme a Polonia e Francia, è stata autrice di un accordo che avrebbe dovuto alleviare le tensioni con Kiev. In realtà, l’accordo ha fatto guadagnare tempo agli estremisti che hanno portato a termine il loro colpo contro il legittimo Presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovych, il giorno successivo. La Germania ha anche bombardato illegalmente la Siria in quanto membro della coalizione americana nella regione. Le azioni della Germania in particolare verso la Grecia e Cipro potrebbero essere legittimamente descritte come guerra economica.

10) Albania. Pur essendo uno dei membri più piccoli e più poveri della NATO, l’Albania rappresenta il pantano da cui si staglia la costante minaccia della guerra nei Balcani. Fin dalla fine degli anni ’90, l’Albania è stata trasformata in un focolaio dell’imperialismo regionale e dell’Islam politico radicale sunnita. I leader albanesi vorrebbero creare una cosiddetta “Grande Albania” tramite l’annessione di parti della Serbia, della Macedonia, del Montenegro e persino della Grecia. Recentemente il primo ministro albanese ha minacciato di annettere parti della Serbia se l’Unione Europea non esaudirà le richieste albanesi. Allo stesso modo, l’infame “Piattaforma di Tirana” è essenzialmente un progetto per il collasso dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia condotto dall’Albania. Nonostante il suo nome, la Piattaforma di Tirana è stata redatta in Occidente ed in lingua inglese e poi passata alle autorità albanesi di Tirana, che l’hanno in seguito consegnata ai ribelli estremisti albanesi dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, i quali non sono in grado di leggere una parola d’inglese. Tuttavia, sono pronti ad eseguire lentamente il piano.

Ognuno di questi stati minaccia il mondo molto più di quanto la Corea del Nord abbia mai fatto o potrà verosimilmente fare. Ma questi paesi condividono qualcosa che non ha nulla a che fare con la Corea del Nord. Sono tutti membri della NATO, o, in altre parole, alleati molto stretti degli Stati Uniti.

(da The Duran – Traduzione di Giovanni Rita)

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