L’immigrazione costerà quasi 5 miliardi nel 2017: un salasso

Poco più di 100mila nel 2015. Nel 2016 171mila. Per il 2017 si prevedono 250mila nuovi ingressi.

E i costi salgono. 4.6 miliardi di euro previsti dal regime dell’accoglienza per il corrente anno: quasi uno in più rispetto ai 3.8 del 2016. Per dare una pallida idea del decorso delle stime, il Corriere a febbraio parlava di 4.2: i numeri sono da capogiro, e non accennano ad arrestarsi. Soldi che pagheremo già in via ufficiale, come comunicato dal Def emesso ad aprile.

A poco valgono notizie sostanzialmente inutili come quelle diffuse da Repubblica il mese scorso, che sostituendo agli italiani gli immigrati regolari che pagano le tasse pensa di attenuare i drammi di una situazione completamente fuori controllo, ovviamente spacciata per immutabile per lo Stato italiano, ammesso che si possa parlare di tale qualifica nella fattispecie.

E chissà, i profughi attuali domani diverranno lavoratori. Venendo pagati qualche nichelino se va bene, ma questi sono dettagli. L’importante è che paghino le tasse al posto degli italiani disoccupati, trucidi abitanti di un Paese che non è più il loro. Per imposizione coatta.

(di Stelio Fergola)